Una passerella per Grace
Estetica oncologica, con “Una passerella per Grace” modelle per un giorno per tornare a prendersi cura di sé
Le donne dell’associazione hanno sfilato al foyer del Cilea con grinta ed emozione. Stanganelli: «Dal dolore può nascere speranza». Costarella: «Star bene con sé stessi aiuta a superare la malattia»
Dalla lotta contro la malattia del secolo alle passerelle. Modelle per un giorno perché la malattia non è e non deve essere ostacolo alla bellezza. Lo hanno ribadito con forza e determinazione le donne dell’Associazione Grace durante l’evento, organizzato insieme all’Agenzia Delfino Blu/DB Model, “Una Passerella per Grace”.
Sono donne che hanno vissuto o stanno vivendo un percorso di cura dopo la diagnosi di tumore, donne che vivono la Vita con maggiore consapevolezza e che vogliono guardare avanti con fiducia e determinazione.
E domenica sera, al foyer del massimo teatro reggino, hanno vissuto un’esperienza straordinaria a dimostrazione che nessuna malattia «può togliere carisma, eleganza e femminilità» come ha ribadito il presidente dell’Associazione Grace, Lidia Papisca nel corso della serata.
«Salute non è solo assenza di malattia – ha invece rimarcato il Direttore sanitario del GOM, Salvatore Costarella – star bene con sé stessi, prendendosi cura del proprio corpo, alleggerire la mente, può avere un buon effetto anche sull’efficacia della cura».
Bellissime, sguardo “sicuro” e attento. Truccate e acconciate dai professionisti del settore hanno sfilato, con abiti splendidi ed accanto a modelle di professione, per raccontare una storia di coraggio e bellezza. Felici, adrenaliniche e “spensierate”, almeno per qualche ora, hanno messo da parte la malattia e rimesso la bellezza al suo posto.
Hanno indossato con disinvoltura gioielli, occhiali da sole, abiti casual ed eleganti dai colori forti e decisi. Tacchi alti e occhi emozionati davanti a mariti, figli, genitori, parenti, amici. L’evento, presentato da Valeria Pellegrino, tra gli organizzatori insieme al direttore artistico Mario Vitolo, ha coinvolto ha coinvolto anche tantissimi professionisti del settore medico estetico, aziende del territorio reggino, istituzioni, medici, associazioni, ordini professionali e artisti.
Non sono mancate sorprese e omaggi floreali, esposizioni, musica dal vivo e ricordi. Tra cui quello dell’ex magistrato Lilia Gaeta, recentemente scomparsa, una figura di grande levatura umana e professionale. E sulle note di “Combattente”, un inno alla speranza cantata da Fiorella Mannoia, l’invito a «non arrendersi mai» da parte del marito di Lilia, l’ex Presidente della Corte d’Appello di Reggio Calabria Luciano Gerardis.
Un 8 marzo in anticipo, una Festa della Donna che profuma di dignità «attraverso i volti di donne che hanno combattuto e che combattono con sorriso fiero la battaglia contro il cancro affinchè – ha aggiunto il Garante della Salute Regione Calabria, Anna Maria Stanganelli nel promettere di patrocinare una prossima sfilata – dal dolore possa nascere una nuova speranza».
E l’applauso finale è stato tutto per loro. Tutti in piedi e occhi lucidi per queste bellissime Donne che hanno dato una grande lezione di forza, coraggio, speranza ed eleganza.
Natia Malaspina, giornalista